Tradizioni, cultura popolare e un anno intero di accurato lavoro artigianale.
Mother and child in bunad at Norway’s national day
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Photo:
Fredrik Ahlsen / Visitnorway.com
Mother and child in bunad at Norway’s national day
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Fredrik Ahlsen / Visitnorway.com
Indossare un bunad, il costume tradizionale norvegese, è come indossare un pezzo di storia.
Bunad beltestakk from Telemark
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Photo:
Bjørn B. Jacobsen / DestinasjonsKirurgene
Bunad beltestakk from Telemark
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Bjørn B. Jacobsen / DestinasjonsKirurgene
L’abito tradizionale viene utilizzato nelle feste e nelle grandi occasioni, specialmente nel giorno della festa nazionale norvegese il 17 maggio.
Norway’s national day
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Photo:
Fredrik Ahlsen / Maverix / Visit Norway
Norway’s national day
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Fredrik Ahlsen / Maverix / Visit Norway
L’abito è caratterizzato da fermagli, preziosi ricami e tessuti di lana, che sono legati al territorio e rappresentativi dell’antica cultura popolare norvegese.
Ogni regione e distretto ha il proprio bunad …
Setesdalbunaden
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Photo:
Anders Martinsen Fotografer
Setesdalbunaden
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Anders Martinsen Fotografer
… anche le Svalbard, l’arcipelago artico all’estremo nord del paese, dove i ricami rappresentano iceberg, la flora locale e le miniere.
Bunad from Svalbard
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Photo:
Visit Svalbard
Bunad from Svalbard
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Visit Svalbard
Il bunad, il costume tradizionale norvegese, è l’outfit per eccellenza indossato nelle grandi occasioni come matrimoni, cresime e festività. Ci sono oltre 450 diversi bunad in Norvegia, ognuno con un design unico a seconda della regione da cui proviene l’abito e la persona che lo indossa.
L'abito dell’indipendenza
La gente in Norvegia indossa il bunad nelle occasioni speciali, al posto di un abito o vestito elegante. È un fatto piuttosto unico rispetto a come vengono utilizzati i costumi tradizionali in altri paesi.
“Un bunad è un abito basato sugli antichi costumi popolari della società contadina.Al giorno d’oggi in Norvegia viene utilizzato come vestito della festa da persone che indossano normalmente abbigliamento moderno,” spiega Anne Kristin Moe, direttore generale del Nordfjord Folk Museum.
Anne Kristin ha fatto ricerche approfondite sul bunad norvegese ed è autrice del libro Broderte bunader: hundre år med norsk bunadhistorie ('Bunad ricamati: cento anni di storia del bunad norvegese'), con fotografie di Laila Durán.
Dal 1814 al 1905 la Norvegia era unita alla Svezia. A seguito dell’industrializzazione le persone tendevano a indossare vestiti tutti uguali, spesso abiti e vestiti neri. Alla ricerca di un simbolo della propria indipendenza i norvegesi dovettero guardare alla storia passata per trovare un’identità nazionale. Iniziarono a prendere in considerazione le antiche tradizioni artigianali delle diverse parti del paese per trovare colori, disegni e modelli che rappresentassero la cultura tradizionale norvegese. Trovarono ispirazione da vestiti e oggetti popolari, dalle tradizioni della tipica pittura di rose e dall’intaglio del legno dell’antica società contadina, e integrarono tutti questi elementi nei bunad come li conosciamo oggi.
“Il bunad è stato creato riprendendo le antiche tradizioni popolari norvegesi. Quello che distingue l’abito norvegese dagli altri costumi tradizionali è il fatto che viene abitualmente indossato dalla gente,” spiega Anne Kristin.
Vedi qui sotto alcuni splendidi bunad norvegesi!
Bunad di Gudbradsdalen. Foto: Fredrik Ahlsen / Visitnorway.com
Bunad del Sunnmøre. Foto: Maria Otterlei / Visitnorway.com
Bunad Beltestakk del Telemark. Foto: Bjørn B. Jacobsen / DestinasjonsKirurgene
Floanbunad del Trøndelag. Foto: Fredrik Ahlsen / Visitnorway.com
Bunad Akerdrakten di Aker a Oslo. Foto: Heimen Husfliden.
Un bunad viola del Telemark orientale. Foto: Fredrik Ahlsen / Visitnorway.com
Un Hardangerbunad verde dell’Hardanger. Foto: Heimen Husfliden
Bunad Aksel Waldemar di Gudbrandsdalen. Foto: Heimen Husfliden.
Dettagli del bunad Aksel Waldemar. Foto: Heimen Husfliden.
Patrimonio regionale
Attualmente la Norvegia conta circa 450 diversi bunad in tutto il paese. I ricami e i modelli dei bunad variano a seconda del luogo di origine, quindi si può capire da dove proviene una persona in base al costume che indossa.
“Ad esempio nel Sunnmøre c’era l’antica tradizione di ricamare sui tessuti di lana facendo abiti completamente ricamati,” dice Anne Kristin. Questa tecnica è ancora riconoscibile nei bunad del Sunnmøre nella Norvegia dei fiordi, che sono appunto caratterizzati da colorati ricami di lana su stoffa di lana. Il bunad più famoso del Summøre era stato fatto con un grembiule che proveniva da una fattoria del villaggio di Ørskog.
“Nel nome della lotta per l’indipendenza era importante che i materiali fossero di lana e lino locali e i colori ricavati da fiori norvegesi, in modo che si potessero produrre i bunad senza importare niente dall’estero. Alcuni costumi tradizionali sono una copia fedele degli abiti della festa che venivano indossati dalla gente del posto nel passato, mentre altri vi hanno solo preso ispirazione. La cosa importante in ogni caso era che il bunad avesse un aspetto norvegese,” prosegue Anne Kristin.
Girls in bunad on the field. Photo: Kamilla Tellefsen
L'abito di gala dei norvegesi
Il bunad è l’abito che si vede maggiormente indossato nel giorno della festa nazionale norvegese, il 17 maggio. Secondo il Norwegian Institute of Bunad and Folk Costumes circa il 70 percento delle donne e il 20 percento degli uomini in Norvegia possiede il proprio bunad.Anne Kristin afferma che è difficile capire il motivo per cui siano molte di più le donne degli uomini, dato che nella maggior parte dei luoghi esiste la versione maschile del costume tradizionale; ma sta comunque diventando più comune anche tra gli uomini indossarlo.
“I norvegesi indossano il bunad nelle occasioni speciali come appunto nel giorno della festa nazionale, ai matrimoni (sia per la coppia di sposi sia per gli ospiti), a cerimonie come cresime, battesimi, diplomi e lauree, alcuni lo mettono a Natale. Il bunad è considerato un abito di gala quindi viene utilizzato ad esempio anche per le visite a palazzo reale,” prosegue Anne Kristin.
Alla cerimonia di premiazione degli About You Awards a Milano, la psicologa norvegese Maria Abrahamsen e il suo compagno hanno fatto notizia in tutto il mondo quando hanno sfilato sul tappeto rosso indossando il bunad blu della Norvegia settentrionale.
Bunad on the red carpet. Photo: Maria Abrahamsen, @psyktdeg
Un bunad ha quasi sempre molti dettagli e la sua preparazione, dalle stoffe ai ricami alla confezione, richiede parecchio tempo, il che lo rende un abito molto costoso.
“È sì costoso, ma va ricordato che il bunad è probabilmente l’unico vestito del tuo armadio creato esattamente su misura per te. Non è prodotto in serie e i tessuti utilizzati sono resistenti e di ottima qualità, quindi possono durare una vita, o anche più,” dice Anne Kristin.
La spilla, chiamata sølje, così come bottoni, gemelli e cinture, sono tradizionalmente in argento e oro. È usanza comune che il bunad e i suoi accessori vengano tramandati di generazione in generazione. Se si eredita un costume tradizionale lo si porta da abili sarti per adattare la taglia.
Bunad – il costume tradizionale norvegese
– I bunad hanno origine dai vari costumi popolari locali indossati nella società contadina preindustriale.
– Sono un simbolo di identità e appartenenza locale e regionale.
– Il 70% delle donne e il 20% degli uomini in Norvegia ne possiede uno.
– I bunad vengono spesso cuciti e ricamati da qualcuno della famiglia e molti vengono ereditati.
– La Bunadspolitiet, (‘polizia dei bunad’), è un’organizzazione che promuove i bunad prodotti in loco e si adopera per evitare che la produzione venga fatta all’estero riducendone la qualità.
– Secondo la tradizione non bisognerebbe avere troppo makeup o bere troppi alcolici quando si indossa un bunad, per rispetto a quello che l’abito rappresenta.
– Se si indossa il bunad della regione di Sunnmøre le donne nubili devono portare calze rosse e quelle sposate calze nere.
– Per poter indossare il bunad delle Svalbard devi aver vissuto sulle isole per tutte e quattro le stagioni.
– I bunad hanno origine dai vari costumi popolari locali indossati nella società contadina preindustriale.
– Sono un simbolo di identità e appartenenza locale e regionale.
– Il 70% delle donne e il 20% degli uomini in Norvegia ne possiede uno.
– I bunad vengono spesso cuciti e ricamati da qualcuno della famiglia e molti vengono ereditati.
– La Bunadspolitiet, (‘polizia dei bunad’), è un’organizzazione che promuove i bunad prodotti in loco e si adopera per evitare che la produzione venga fatta all’estero riducendone la qualità.
– Secondo la tradizione non bisognerebbe avere troppo makeup o bere troppi alcolici quando si indossa un bunad, per rispetto a quello che l’abito rappresenta.
– Se si indossa il bunad della regione di Sunnmøre le donne nubili devono portare calze rosse e quelle sposate calze nere.
– Per poter indossare il bunad delle Svalbard devi aver vissuto sulle isole per tutte e quattro le stagioni.
È molto comune mettere il costume tradizionale alle feste di diploma. Questi diplomati indossano bunad di diverse regioni della Norvegia.
Sapresti indovinare di dove sono?
Graduates in bunad in Volda
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Photo:
Maria Otterlei / Visitnorway.com
Graduates in bunad in Volda
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Maria Otterlei / Visitnorway.com
Il 17 maggio, giorno della festa nazionale norvegese, vedrai tutti insieme tanti bunad diversi, tipici di ogni parte del paese, specialmente a Oslo.
La corona nuziale è un elemento indispensabile se decidi di sposarti indossando il bunad. Molti negozi locali di artigianato noleggiano queste corone per i matrimoni.
Girls wearing bunad in the city
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Photo:
Heimen Husfliden
Girls wearing bunad in the city
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Heimen Husfliden
Osserva attentamente questo dipinto iconico del romanticismo norvegese, Corteo nuziale in Hardanger. Quasi tutti indossano il bunad e la sposa, in abito rosso, ha in testa la corona.
Bridal Procession in Hardanger by Hans Gude and Adolph Tidemand, 1848
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Photo:
Nasjonalmuseet / Børre Høstland / CC-BY-NC
Bridal Procession in Hardanger by Hans Gude and Adolph Tidemand, 1848
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Nasjonalmuseet / Børre Høstland / CC-BY-NC
Il kofte dei Sami
Anche il popolo Sami ha il proprio costume tradizionale, chiamato kofte o Samekofte.
“Come per i bunad, il kofte dei Sami è diverso nelle varie località, ma a differenza del bunad, un kofte è una tradizione viva, non una tradizione che è stata riportata in vita. La maggior parte dei kofte ha lo stesso aspetto che aveva nel 1800. Però, dato che si tratta di una tradizione viva, c’è più spazio per apportare modifiche personali rispetto ai bunad,” sostiene Anne Kristin.
Sami, Tromsø. Photo: Vegard Stien / Visit Tromsø
Costumi della festa
Nelle parate durante la festa nazionale norvegese vedrai sia bunad e Samekofte, sia anche dei moderni costumi della festa. Questi abiti non seguono le regole precise dei primi due, come ad esempio di essere prodotti esclusivamente in Norvegia, e possono utilizzare tessuti provenienti dall’estero come la seta o includere dei motivi esotici. È un’opzione scelta da persone che si sentono norvegesi ma che non sentono di appartenere a un luogo specifico del paese.
“Un costume della festa è semplicemente ispirato agli antichi costumi e non identifica un luogo di provenienza in Norvegia. È innovazione più che tradizione,” spiega Anne Kristin.
Dove vederli
Se non sei in Norvegia il 17 maggio, per vedere le parate nelle strade, ci sono comunque tanti posti dove potrai ammirare questi splendidi abiti tradizionali.
Passa da Heimen Husfliden, un negozio di artigianato di qualità a Oslo, o simili negozi nel resto del paese. Nei musei folcloristici all’aperto di Valdres, Bygdøy, Hardanger, e Nordfjord ci sono esposti dei bunad e talvolta anche il personale indossa i costumi tradizionali.