Pride in Norvegia
Prova l’OsLove
Sì, potete tenervi per mano. Sì, puoi baciare il tuo partner o la tua partner.
In Norvegia ti è permesso amare chi vuoi, ogni giorno dell’anno. Ma a giugno...
... celebriamo ancora di più l’amore queer e la diversità! Vieni con noi all’Oslo Pride, il più grande festival LGBTIQ+ della Norvegia!
Benvenuti in un paese in cui c'è spazio per tutti, indipendentemente da chi vuoi essere o chi vuoi amare. Ecco come Kadir, Anna e Klára hanno vissuto l'esperienza della capitale norvegese e dell'Oslo Pride, la più grande celebrazione in Norvegia di amore, libertà e diversità.
“Se dovessimo riassumere l’Oslo Pride in una parola sola dovrebbe essere ‘emozionante’,” dice Anna Grúňová sorridendo.
Insieme alla sua partner Klára Slivoňová e all’amico Kadir Telli è stata invitata da VisitOslo e Visit Norway a partecipare all’Oslo Pride, il più grande evento LGBTIQ+ in Norvegia.
“Tutti quelli che abbiamo incontrato erano così cordiali e solidali. Il numero di persone che ha partecipato ai festeggiamenti, incluse le migliaia di persone non omosessuali, era semplicemente incredibile. Si sono uniti alla parata perfino vigili del fuoco, agenti di polizia e militari! Ci ha colpito molto. La musica era perfetta e anche l’atmosfera. Tutte le strade erano decorate con bandiere arcobaleno. Sembrava che l’intera città si fosse preparata per la parata,” prosegue.
OsLove: amore a prima vista
Il festival si svolge ogni anno a giugno/luglio e ha lo scopo di contribuire all’accettazione di chiunque. Per oltre una settimana i diritti umani e i temi LGBTIQ+ definiscono l’agenda attraverso arte, cultura, dibattiti – e feste.
Più di 40.000 persone provenienti da ogni dove si radunano a Oslo per celebrare la diversità e l’inclusione e aiutare nella lotta contro la discriminazione.
La maggior parte dei norvegesi ha un atteggiamento liberale verso le persone LGBTIQ+. La nostra nazione è stata tra le prime a promulgare leggi antidiscriminatorie verso gay e lesbiche. Difatti la Norvegia è nella top ten della classifica ILGA-Europe 2024 di 49 paesi europei.
Cos’avete fatto a Oslo oltre al Pride?
“Abbiamo esplorato la città a piedi, in bici e in barca. Abbiamo visitato il Teatro dell’Opera, un incredibile capolavoro architettonico. Ci siamo immersi nella storia vichinga al Museo delle navi vichinghe sulla penisola di Bygdøy e abbiamo studiato le affascinanti sculture del Parco Vigeland a Frogner. Un altro momento clou è stato passeggiare per Damstredet, una pittoresca stradina acciottolata nel centro di Oslo fiancheggiata da incantevoli case di legno”, dice Anna.
In cosa è diversa Oslo da altre capitali in cui siete stati?
“Anche se Oslo sembra piccola sulla cartina, lo senti che è grande. Ci siamo resi conto subito che la città è piena di cose da vedere e da fare. Ci siamo innamorati della combinazione di vita urbana e natura, come si percepiva bene dai molti punti panoramici. Da alcuni luoghi potevamo vedere la città e il fiordo in una direzione e le fitte foreste nell’altra. Oslo è nel complesso una città molto verde, con tanti bei parchi di cui gli abitanti sembra che si prendano molta cura. Il fatto che il sole in estate tramonti per poco tempo - solo per tre o quattro ore - ti dà un sacco di tempo (ed energia!) per vivere la città al massimo,” prosegue Anna entusiasta.
Cosa rende Oslo una destinazione di viaggio ospitale per LGBTIQ+?
“Abbiamo avuto l’impressione che Oslo sia una città molto accogliente, un luogo dove le persone ti accettano per quello che sei. Ad esempio nessuno ci osservava quando ci tenevamo per mano. Al contrario, alcuni in effetti ci sono venuti vicino per dirci: ‘Questa è la vostra festa, ma anche noi vogliamo parteciparvi’,” spiega Klára.
Quali sono i sapori di Oslo che ricorderete?
“Il formaggio marrone (brunost), naturalmente. Sa davvero di caramello. A parte quello, abbiamo vissuto una fantastica esperienza gastronomica da Lille Herbern, un ristorante situato su una piccolissima isola vicino al centro città. Abbiamo aiutato nella preparazione dei piatti ed era tutto molto gustoso: cozze, frutti di mare e altri tipi di pesce fresco. Durante il nostro soggiorno abbiamo anche bevuto dell’ottimo caffè.”
Cosa vi portate a casa?
“Cinque grossi pacchi di liquirizia (non potevo farne a meno!), calze di lana tradizionali, una felpa invernale, un elmo vichingo, un pacchetto di caffè in grani e, naturalmente, del formaggio marrone,” dice Anna ridacchiando.
Cosa vi ha colpito di più a Oslo?
“La gente, i panorami e le tante zone verdi. Avremmo potuto passare tutto il giorno al Parco Vigeland se solo avessimo avuto più tempo. I mezzi di trasporto efficienti rendono facile esplorare la città e l’Oslo Pass, che ci dava anche l’ingresso gratuito ad alcune attrazioni, ci è stato molto utile. È stato forte poter usare l’Oslo Pass perfino sui traghetti che collegano il centro città alle isole circostanti,” afferma Klára.
Che consigli dareste a chi viene a Oslo?
“Non abbiate paura di chiedere informazioni alla gente del posto. Le persone a Oslo sono molto cordiali e vi possono dare dei buoni consigli. Procuratevi una mappa, comprate l’Oslo Pass e organizzate almeno un picnic in un parco. Le distanze sono brevi ma le cose da fare molte, quindi può essere una buona idea farsi un programma prima di cominciare a girare,” suggerisce Klára.
Oslo Pride
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