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Moderno design sami

Sono sempre di più i designer orgogliosi di integrare il patrimonio tradizionale sami nelle loro creazioni. Marchi come Gobmi e LilleLi hanno un forte desiderio di condividere la loro cultura attraverso moda e gioielli che possono essere indossati da tutti.

Emergono idee fresche e moderne e scintille creative dalla comunità dei Sami norvegesi in questo periodo. L’arte e il design sami hanno riscosso successo internazionale, giungendo in sedi prestigiose come la Biennale di Venezia e apparendo su illustri riviste di moda come Vogue.

Marchi emergenti di design e di abbigliamento vengono applauditi per la loro attitudine innovativa, inclusiva e moderna nell’integrare il patrimonio tradizionale sami nei loro prodotti.

Abbiamo parlato con molti di loro!

Elementi sami

La prima collezione di Gobmi è stata lanciata nell’autunno 2022 e si chiamava Bearaš, che significa famiglia in lingua sami settentrionale. Tutti gli articoli hanno nomi che si riferiscono all’ambito famigliare, come Eadni (mamma) e Áhčči (papà). 

Uno dei loro ricami caratteristici è una donna con un ládjogahppir (un cappello sami di corno). Questo cappello fu proibito alla fine del XIX secolo, periodo in cui il popolo Sami subì una dura politica di assimilazione da parte del governo norvegese. Si credeva che il diavolo abitasse nella parte in corno di quel cappello.

“Il cappello sami di corno ha una storia davvero interessante e la sua riscoperta ci ricorda il nostro stesso viaggio. Pensiamo che la fatica per non avere il permesso di essere veramente se stessi è qualcosa in cui molte persone possono identificarsi,” sostengono le due sorelle.

Focus sulla sostenibilità

Non è un segreto che l’industria della moda sia una delle maggiormente inquinanti del mondo, quindi Live e Hanna hanno deciso di essere il più possibile sostenibili. Sono state una delle prime aziende in Norvegia a usare la tecnologia 3D per i prototipi degli abiti, tutto viene prodotto in Europa e utilizzano la pelle di renna.

“Per noi era importante includere nella nostra collezione l’allevamento sami delle renne. Secondo tradizione utilizziamo tutto dell’animale e la pelle è un prodotto secondario alla produzione della carne, quindi niente va scartato,” spiega Hanna.

Fin dal loro lancio hanno ricevuto un’enorme quantità di supporto positivo dalla regione Sapmi. Hanno anche vinto diversi premi e sono state pubblicate su Vogue Scandinavia come un brand emergente che vale la pena conoscere.

I loro articoli si possono acquistare online, nei pop up store o nel negozio Laš Studio a Tromsø.

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