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Cosa sarebbe stato l’equivalente dell’high-tech un migliaio di anni fa? Forse le veloci navi vichinghe? Queste costruzioni evolute aiutarono a creare una coesione culturale in Europa e furono anche importanti per il processo di unificazione delle tribù norrene in un unico stato.
I Vichinghi lasciarono per sempre il segno nell’Europa settentrionale e le numerose tracce della loro cultura possono trasformare qualsiasi vacanza in un’avventura.
L’età vichinga ebbe inizio nell’anno 793 con l’attacco al monastero di Lindisfarne in Inghilterra, il primo assalto vichingo di cui si è a conoscenza. Il fatto che segna la fine dei loro giorni gloriosi è l’uccisione del re Harald Hardråde, lo Spietato, nella battaglia di Stamford Bridge nel 1066.
Le scorrerie, i saccheggi sistematici, la colonizzazione e i commerci portarono i Vichinghi in molti luoghi in differenti direzioni. All’inizio soltanto pochi Vichinghi sopravvivevano ai duri viaggi per mare, ma le flotte crebbero e presto ci furono centinaia delle cosiddette navi lunghe. Si spinsero attraverso il Mar Baltico e discesero i fiumi della Russia fino al Mar Nero e al Mar Caspio, a Bisanzio e al Califfato di Baghdad. Furono anche i primi europei a raggiungere la Groenlandia e il Nord America. Infatti l’esploratore vichingo Leiv Eiriksson salpò verso le coste dell’America intorno all’anno 1000, ben 500 anni prima di Cristoforo Colombo.
I Vichinghi fondarono numerose città e colonie, inclusa Dublino in Irlanda e la regione della Normandia in Francia. Dublino fu considerato un insediamento importante per più di tre secoli. Negli anni tra l’879 e il 920 colonizzarono l’Islanda, che a sua volta divenne punto di partenza per la colonizzazione della Groenlandia. Resti di un insediamento vichingo a L’Anse aux Meadows sull’isola di Terranova sono stati datati al carbonio intorno all’anno 1000.
I Vichinghi erano commercianti, contadini, o marinai guerrieri dei paesi nordici durante l’Età vichinga, che va dall’800 al 1050 d.C. circa. Intrapresero spedizioni verso altre parti d’Europa e oltre, per commerciare e fondare nuovi insediamenti, ma anche per saccheggiare.
Come riuscì un popolo poco numeroso e sparpagliato a conquistare così tanti territori? I Vichinghi norvegesi erano caratterizzati dal loro atteggiamento coraggioso e fatalista, che li rendeva naturalmente amanti del rischio. I gruppi che facevano razzie sembra avessero una fantastica abilità nel minimizzare le perdite, dovute sia alle battaglie sulla terraferma o alle pericolose spedizioni per mare. Il numero di morti causati dalla guerra era talvolta spaventosamente alto in proporzione al totale della popolazione vichinga, ma la loro fame di conquista ed esplorazione è rimasta comunque insoddisfatta per circa 250 anni.
I Vichinghi sono tornati – attraverso nuove, spettacolari tecnologie. Assisti a un coinvolgente spettacolo vichingo a The Viking Planet a Oslo e rivivi la drammatica Battaglia di Hafrsfjord alla Viking House di Stavanger.
I Vichinghi sono conosciuti, e a ragione, principalmente per le loro incessanti scorrerie. Allo stesso tempo molti di loro vivevano pacificamente come commercianti e contadini e tante spedizioni erano dovute ad affari e scambi. Coloro che stavano alla larga dalle razzie per mare e lavoravano da casa, sostenevano le proprie famiglie con semplici attività agricole. La loro vita quotidiana sarà sicuramente stata dura e impegnativa, ma non era senza gioia. La più famosa bevanda vichinga era l’idromele (“mjød” in norvegese), un preparato alcolico fermentato simile alla birra addolcito con miele.
Gli esploratori portarono la loro identità culturale nell’Europa continentale, ma importarono anche culture, lingue e conoscenze straniere. Verso il 1100 i Vichinghi si erano indeboliti a causa di dispute interne e resistenza da parte degli altri paesi europei, che avevano dolorosamente imparato a difendersi dagli attacchi tramite la costruzione di obiettivi fortificati.
Harald Bellachioma (850–932)
Il primo monarca a regnare su una parte consistente della Norvegia. Secondo la leggenda rifiutò di tagliarsi i capelli prima che fosse diventato l’unico re della Norvegia.
Erik Ascia Insanguinata (885–954)
Re di Norvegia dal 933 al 935. Il nome Ascia Insanguinata si dice derivi dalla sua precoce partecipazione a razzie vichinghe.
Håkon il Buono (918–961)
Re di Norvegia dal decennio 930 al 960. Sfruttò la sua istruzione in Inghilterra per unire una parte più grande del paese rispetto al fratello Erik Ascia Insanguinata.
Olav Tryggvason (963–1000)
Re di Norvegia dal 995 al 1000. La sua opera principale da monarca fu di convertire gran parte del suo regno dalla religione norrena a quella cattolica romana.
Olaf II, conosciuto come Sant’Olav
(993–1030)
Re di Norvegia dal 1015 al 1028. Fu un capo guerriero in Inghilterra e in Francia prima di ritornare in Norvegia. Olaf vide come suo compito di unire la Norvegia in un regno cristiano. Fatto patrono dopo la sua morte nella battaglia di Stiklestad il 29 luglio 1030.
Magnus il Buono (1024–1047)
Re di Norvegia dal 1035 al 1047. Il suo regno trasse beneficio dal calo del livello di brutalità e dal desiderio dei Vichinghi di ristabilire la monarchia.
Harald lo Spietato (1015–1066)
Re di Norvegia dal 1045 al 1066. Il primo anno regnò insieme a Magnus il Buono. Morì nella battaglia di Stamford Bridge mentre tentava di attaccare l’Inghilterra, segnando così la fine dell’Era vichinga.
Massima velocità? In una giornata favorevole i rematori potevano viaggiare da 15 a 17 nodi circa.
La rapidità delle navi vichinghe è la chiave per capire come facevano questi guerrieri ad avere il sopravvento con manovre così improvvise e inaspettate. Le loro innovazioni in campo marittimo fornirono un collegamento tra Europa settentrionale e meridionale che ebbe un forte impatto sul continente.
L’architettura dei tipici vascelli vichinghi, conosciuti come navi lunghe, venne adottata da numerose altre culture e influenzò la costruzione navale per secoli. In generale assi di quercia sovrapposte erano inchiodate insieme e protette da strati di lana incatramata e talvolta peli di animali.
Il segreto delle veloci navi lunghe era lo scafo stretto e affusolato, mantenuto stabile da una chiglia. Leggere abbastanza da essere trasportate, erano progettate per una navigazione facile e veloce in acque poco profonde. Queste imbarcazioni erano a doppia punta per permettere di invertire direzione senza la necessità di girarsi. Ciò costituiva un vantaggio significativo in un mare pieno di iceberg nascosti e ghiacci.
Le navi vichinghe avevano remi lungo quasi tutta la lunghezza della barca e le versioni più tarde combinavano la forza dei remi con la potenza delle vele.
Le navi venivano utilizzate sia per saccheggi e attacchi, sia per commerci pacifici. Molti Vichinghi morirono in battaglie nell’Europa continentale e nell’876 persero circa 4.000 uomini e 120 navi in una grande tempesta al largo della costa dell’Inghilterra meridionale. Quando morivano persone importanti tra i Vichinghi, venivano posti in una nave funeraria con i loro abiti, gioielli e persino con i loro animali.
Una delle tombe più significative ritrovate in Scandinavia è il cosiddetto tumulo di Oseberg. Nell’anno 834 la regina Oseberg fu sepolta dentro una straordinaria imbarcazione insieme ai suoi preziosi beni. La tomba conteneva anche i resti di un’altra donna di origine incerta.
Com’erano i diritti delle donne in epoca vichinga?
Si dice che le donne avessero una posizione più forte nella società vichinga che nella maggior parte degli altri luoghi in Europa. Avevano di solito il diritto di divorziare e, se il loro marito moriva, potevano ereditare e tenere le sue proprietà. Erano in parte protette per legge contro le molestie sessuali e una donna era rispettata come capo della fattoria quando suo marito erano lontano, il che poteva essere anche per lungo tempo. L’attuale crescente interesse per la cultura vichinga non si basa solo sulla loro immagine di implacabili navigatori e guerrieri, ma anche per il modo in cui vissero e svilupparono una società nuova e più moderna.
Visita i siti storici, fai un viaggio in mare su una nave vichinga, o vai fino in fondo e prova a fare il vichingo per un giorno.
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